Il primo passo del PRG

La lunga storia del PRG inizia nel lontano 1959 con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 dell’8 Novembre dal titolo: “Incarico all’Arch. Paolo Sardella della redazione del Piano Regolatore Generale”.
Il nome dell’Architetto Sardella è ricorrente nella progettazione e direzione lavori di diverse opere pubbliche realizzate negli anni 50/60 quando il Comune non disponeva ancora di un proprio Ufficio Tecnico ne’ quindi di un Ingegnere in organico all’Ente e riteneva, evidentemente opportuno incaricare un tecnico di fiducia con elevata conoscenza del territorio.
Iniziava chiaramente a sentirsi in quegli anni l’esigenza di dare un assetto urbanistico preciso al territorio comunale anche in virtù dei veloci cambiamenti socio-economici-culturali a cui si cominciava ad assistere. Era indispensabile e urgente stabilire, secondo le direttive dell’Amministrazione date all’Arch. Sardella, “una rete delle principali vie di comunicazione stradali…, una divisione in zone del territorio con precisazione di quelle destinate all’espansione dell’aggregato urbano e i vincoli di zona da osservare nell’edificazione, le aree da destinare a spazi di uso pubblico…, le aree da riservare a… scuole, chiese ed a opere di interesse pubblico”.
Sicuramente, in quell’anno era impensabile quanto la strada fosse lunga e tortuosa.


Modifica al Regolamento Edilizio
Nel 1962, lo sfruttamento edilizio è già iniziato e il Comune non dispone ancora di un Ufficio Tecnico mentre si trova ad affrontare nuove e impellenti problematiche come il rilascio di certificati di abitabilità e conformità delle nuove abitazioni.
Con Delibera n. 21 del 30 Ottobre 1962 si modifica il Regolamento Edilizio con aggiunta di una norma  per il rilascio dei certificati di abitabilità solo dopo l’avvenuta ispezione da parte dell’Ufficiale Sanitario e di un tecnico di fiducia del Comune che possa accertarne la conformità al progetto iniziale nonché la staticità del fabbricato.  La modifica al Regolamento Edilizio è l’occasione per dare indicazioni più precise anche in merito allo sviluppo abitativo del territorio e alla tipologia delle nuove abitazioni. Fino al 1994 il Regolamento Edilizio con annesso Piano di Fabbricazione è stato l’unico strumento urbanistico di riferimento. Nel 1997 il Consiglio Comunale approva lo schema di massima del nuovo Piano Regolatore Generale.

Impaginazione e note a cura di Agata Nicosia
Fonte: Tesi di Laurea in Scienze dei Beni Culturali del Dott. Antonino D’Urso – Opere pubbliche e sviluppo urbanistico di Tremestieri Etneo attraverso i documenti dell’Archivio comunale negli Anni 1950-1960